L’incidente di Michael Schumacher sugli sci del 2013 ha segnato la vita di tutti i milioni di appassionati di sport nel mondo, ma com’è cambiata la F1 da quel 29 dicembre?
Undici anni fa Michael Schumacher iniziò la gara più importante della sua vita: quella per lottare tra la vita e la morte dopo il famigerato incidente sulle alpi francesi. Era il 29 dicembre del 2013, quando, un anno dopo la sua ultima gara in Formula 1, Michael stava trascorrendo le vacanze natalizie insieme a sua moglie, Corinna Betsch.
I due stavano sciando a Meribel, località a sud-est della Francia, quando una pista non battuta bene ha causato l’incidente di Michael, dal quale non è più riuscito a riprendersi.
“Prima dell’incidente mi ricordo che Michael disse: questa pista non mi convince molto, forse sarebbe meglio se andassimo a Dubai a fare paracadutismo” queste sono le parole proprio di Corinna, sua moglie, rivelate nel documentario Netflix proprio in onore a Michael.
Schumacher, purtroppo, non riuscì mai a raggiungere gli Emirati Arabi, ma al contrario pochi minuti dopo, lungo la pista La Biche, Michael cade. Il soccorso è immediato e prima di mezzogiorno il Kaiser è all’ospedale di Grenoble… e da quel momento, silenzio stampa. Da 11 anni si conosce molto poco delle condizioni di salute del 7 volte campione iridato: la famiglia ha sempre voluto tenere riservatezza sull’accaduto, senza svelare la situazione di salute del tedesco.
Com’è cambiata la Formula 1 dall’incidente di Schumacher?
L’inizio del dominio Mercedes-Hamilton, la parentesi del connazionale Nico Rosberg ed i 4 titoli di Verstappen, ma soprattutto l’approdo nella massima categoria del figlio Mick: da quando 11 anni fa Schumacher è apparso per l’ultima volta al pubblico mondiale, la Formula 1 ha cambiato volto. Pochi mesi dopo arriva infatti il debutto dell’era Turbo-Hybrid, dominata dall’inizio alla fine (quasi) da parte della Mercedes e terminata a fine 2021, con l’inizio del secondo cambio di regolamento.
Durante questo lasso di tempo Hamilton è riuscito a eguagliare o battere gli straordinari numeri proprio di Schumacher, pareggiandolo nel 2020 per numero di titoli Mondiali, 7, e nello stesso anno superandolo per numero di vittorie, 91 quelle del Kaiser, 105 (attualmente) quelle di Hamilton. Lo stesso inglese che ha “copiato” la carriera di Michael al contrario, passando dall’era vincente in Mercedes per poi approdare in Ferrari per la fine di carriera, l’opposto di Schumacher.
Le due stagioni di Mick Schumacher in Haas
Il più grande evento che Schumi si è perso negli ultimi 11 anni, però, è sicuramente la permanenza di due stagioni in Formula 1 al volante della Haas, oltre al titolo di campione del Mondo di Formula 2 nel 2020. Mick è sempre stato soggetto ad una grande pressione da parte di tutto il Mondo, in quanto il suo cognome lo precedeva, ma nonostante ciò è riuscito ad approdare nella categoria regina del motorsport a soli 22 anni.
La sua esperienza nella Haas è stata composta da tanti alti e bassi: gli incidenti del classe ’99 hanno inciso sulla mancata riconferma per il 2023, ma la gara dell’Austria, finita in sesta posizione e quella successiva a Silverstone, rimarranno un dolce ricordo nella memoria del figlio del Kaiser.
11 anni dopo l’incidente la Formula 1 è cambiata parecchio, ma nella mente di tutti i tifosi rimangono le imprese compiute dal 1992 al 2012 di Schumacher, soprattutto i 5 anni di dominio a bordo della Ferrari dl 2000 al 2004, nel quale ha conquistato 5 dei suoi 7 titoli. Nonostante la generale incertezza sulle condizioni di Michael, tutto il mondo spera in un suo ritorno nel paddock.
Continua a lottare, Schumi.
Foto: Formula 1, Pinterest