Secondo le ultime simulazioni degli ingegneri FIA le vetture che debutteranno nel 2026 avranno prestazioni simili a quelle del 2022.
La Formula 1 sta per tornare con la presentazione delle vetture per la stagione 2025. Tra poco più di un mese, infatti, a Londra ci sarà l’evento globale in cui le dieci squadre partecipanti sveleranno le livree in contemporanea, cosa mai successa nella storia dello sport motoristico più importante del pianeta.
Il 2025, come anticipato un po’ da tutti, sarà un anno estremamente affascinante con quattro squadre in corsa per la vittoria e, allo stesso tempo, un anno di transizione verso la rivoluzione del 2026. L’imponente cambio di regolamento inficerà sull’andamento della prossima stagione tanto che la stessa Ferrari, come confermato dallo stesso Vasseur, comincerà sin sa subito a lavorare incessantemente sulla macchina del 2026.
La perplessità, circa le prestazioni delle nuove monoposto, sono state smentite attraverso le varie modifiche della FIA alla prima bozza del regolamento: grazie ai nuovi upgrade, offerti nel corso di questi mesi, sarà possibile avere delle prestazioni molto simili a quelle del 2022 sia sul giro secco che sul passo gara. Inoltre sarà ancora più facile inseguire la macchina davanti.
Grazie alle nuove modifiche le squadre sono riuscite a recuperare almeno 50 punti di carico raggiungendo, al simulatore, tempi molto simili fatti registrare dalle prime monoposto a effetto suolo. A tal proposito, infatti, è intervenuto anche Mario Isola che si è espresso così: “Ad oggi la modalità ad alto carico ci proietta valori circa il 15% più bassi rispetto a quelli attuali. Quanto questo dato sia attendibile andrà verificato”.
Il carico aerodinamico non sarà l’unico fattore visto che il minor peso delle vetture (circa 30 kg di meno rispetto a quelle attuali) permetterà alle varie monoposto di guadagnare in termini di grip meccanico e nelle parti lente dei circuiti. E ne gioverebbero anche i tempi sul giro, come confermato da Isola: “Se davvero le squadre iniziassero il 2026 con il 15% di carico in meno rispetto a oggi, quindi più o meno sui livelli del 2022, vuol dire che poi lo recupererebbero. Con un cambio regolamentare così importante all’inizio la curva di sviluppo è molto rapida”.
Per quanto concerne il capitolo dei sorpassi, come già accennato nei precedenti articoli, ci sarà un ulteriore aiuto che permetterà ai piloti di seguirsi senza troppe difficoltà. Queste le parole di Tim Goss, Chief Technical Officer di Racing Bulls, su questo aspetto: “In termini di pulizia della scia e facilità di inseguimento, l’auto sarà buona. Probabilmente saremo in una situazione migliore di quella attuale, tornando un po’ a com’era all’alba di questo ciclo tecnico nel 2022”.
Foto: FIA