In vista del cambio regolamentare del 2026, Watanabe ha manifestato preoccupazione circa lo sviluppo delle nuove power unit
L’avvento del 2026 in Formula 1 segnerà un cambiamento significativo per il campionato, con nuove regolazioni che modificheranno completamente l’assetto tecnico e competitivo delle scuderie. La rivoluzione non solo influenzerà le performance delle monoposto in pista, ma potrebbe ridisegnare anche l’ordine di forza delle scuderie in griglia.
Uno degli aspetti più interessanti di questa nuova era riguarda il coinvolgimento di Honda, che dopo anni di successi al supporto di Red Bull, ha deciso di intraprendere una nuova avventura. La collaborazione con Aston Martin segna un punto di svolta per la scuderia di Lawrence Stroll, il quale auspica di fare il definitivo salto di qualità. Il cambio di motore e l’innesto di Adrian Newey hanno portato novità ed entusiasmo, con l’intento di provare a inserirsi nella corsa ai titoli mondiali. A partire dal 2026 Honda subentrerà a Mercedes nella fornitura di motori ad Aston Martin, con la scuderia tedesca che terminerà il proprio rapporto con il team di Silverstone dopo 16 anni.

Preoccupazione in vista del 2026
Negli ultimi anni la collaborazione tra Honda e Red Bull ha fruttato ottimi risultati, con la casa giapponese che si è confermata su livelli sempre più alti. Il team di Milton Keynes ha trovato la via del successo proprio grazie all’accordo con Honda, mettendosi alle spalle il periodo buio al fianco di Renault. Visti gli obiettivi raggiunti, Honda occupa sicuramente un ruolo di primo piano tra i motoristi, al netto del cambio regolamentare.
Nonostante le aspettative, ci sono alcuni segnali che potrebbero far riflettere sull’effettivo potenziale di Honda nel 2026. In una intervista rilasciata a PlanetF1.com, Koji Watanabe, presidente di Honda HRC, ha ammesso che la casa giapponese sta avendo alcune difficoltà nello sviluppo dei nuovi motori: “Stiamo facendo fatica. Stiamo facendo del nostro meglio per mostrare i risultati dello scorso anno. Tutto è nuovo. Il motore è un 355 kW, inoltre lo sviluppo della batteria leggera non è facile, così come ottenere molta potenza da un motore così piccolo. Tutto è molto difficile, ma faremo del nostro meglio“, ha dichiarato Watanabe. Nonostante i successi degli ultimi anni, sembra che il cammino di Honda verso il 2026 possa rivelarsi più difficoltoso del previsto.
Foto: Formula 1, formula1.com