Red Bull cambia ancora la scacchiera di Milton Keynes: Tsunoda sarà la prossima vittima del Toro austriaco?

di Letizia Ganci

Yuki Tsunoda si prepara a debuttare sulla RB21 a Suzuka, mentre Red Bull punta al Mondiale Costruttori senza pietà.

A Milton Keynes, la situazione sembra non cambiare mai. Un peso grava sulle spalle del pilota Yuki Tsunoda, il quale durante il prossimo weekend di gara di Formula 1 sul circuito di casa, a Suzuka, debutterà al volante della RB21. Un sogno quello di guidare per Red Bull che il giapponese ha cucinato a fuoco lento, attendendo con pazienza il proprio momento nonostante capacità di poter ottenere quella promozione e uno sponsor dalla sua, Honda. Scatto di anzianità che, dopo aver trascorso quattro anni della sua carriera come parte del team di Faenza (ex Toro Rosso ed ex AlphaTauri), non è arrivato per il 2025; o meglio, non era arrivato fino a meno di 24 ore fa.

Saranno i risultati a parlare” aveva commentato Yuki Tsunoda a proposito dell’avanzamento che vedeva il sedile al fianco di Max Verstappen – una volta appartenuto al messicano Sergio Perez – passare a Liam Lawson, giovane recluta del team di Christian Horner. E così è stato; il neozelandese, dopo aver ottenuto il posto di Daniel Ricciardo in Racing Bulls, non è riuscito a mettere in pista i risultati che Helmut Marko e il team principal Red Bull si aspettavano con un ritiro nella gara inaugurale a Melbourne e un 12° posto a Shanghai.

L’evento catalizzatore della strategia di scambi dei piloti Red Bull potrebbe essere stato l’inizio del declino per il Toro austriaco nel 2015, dopo i quattro anni di successi con Sebastian Vettel, il quale verrà sostituito da Daniil Kvjat che avrebbe affiancato Daniel Ricciardo già in Red Bull dall’anno precedente. I buoni risultati per la squadra tornarono solo nel 2022 e 2023, quando Max Verstappen riportò la Red Bull al dominio in Formula 1.

Red Bull cambia ancora la scacchiera di Milton Keynes: Tsunoda sarà la prossima vittima del Toro austriaco?
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I piloti Red Bull che non sono riusciti a reggere il confronto con Max Verstappen: Daniel Ricciardo, Daniil Kvjat , Pierre Gasly, Alex Albon

Durante il corso della stagione del 2016, a seguito di numero incidenti, il pilota russo venne retrocesso alla Toro Rosso, oggi Visa CashApp Racing Bulls; mentre, a condividere il box con l’australiano, arriverà un allora sconosciuto Max Verstappen, il quale stava iniziando a far parlare di sé. Da quel momento, a Milton Keynes, tra le incertezze e variabili delle corse, spiccava una certezza: l’olandese sarebbe rimasto un pilastro del team.

La coppia Verstappen-Ricciardo continuò fino alla stagione del 2018, quando l’australiano passò alla Renault e, al suo posto si sedette Pierre Gasly. Appena un anno dopo averlo annunciato come pilota titolare, la Red Bull annuncerà l’addio anticipato e il ritorno in Toro Rosso, scambiandolo con il pilota Alexander Albon: quest’ultimo avrà la possibilità di correre con i colori del team di Christian Horner per appena una stagione e mezza, poi lascerà il posto a Sergio Perez, rimanendo comunque terzo pilota Red Bull fino all’ingaggio con la Williams.

Ed così che arriviamo al binomio Red Bull, composto dal numero Uno e da Sergio Perez, protagonista in una stagione 2024 che ha visto la squadra dei due tori concludere alle spalle di McLaren e Ferrari nella lotta per il titolo Costruttori. Un anno in cui Verstappen e la RB20 erano stati in grado di coprire lì dove il compagno di squadra non riusciva ad arrivare, il quale, soprattuto nella seconda metà della stagione, si è trovato a faticare anche a superare il Q2. Aveva fatto scalpore la notizia del rinnovo di Perez con Red Bull fino al 2026, ma gli incidenti di Monaco e Baku, quelli più disastrosi, avevano portato il management di Milton Keynes a rivalutare la posizione del messicano, iniziando nuovamente la ricerca per un degno compagno di squadra di Max Verstappen.

Si sa, a correre veloce in Formula 1 non sono solo le monoposto, ma anche il tempo. I piloti si trovano ad avere un’unica e breve opportunità per poter dimostrare il proprio talento prima che l’ultimo granello di sabbia all’interno della clessidra possa toccare il fondo segnando lo scadere del tempo. Una dinamica non nuova sia all’interno di Red Bull che in quella del suo team satellite, Racing Bulls.

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Così, Christian Horner aveva deciso di scrivere il nome di Liam Lawson come secondo pilota titolare promuovendolo da RB; tuttavia, nemmeno il giovane pilota è riuscito a reggere il confronto con il quattro volte campione del mondo e, a partire dal Gran Premio del Giappone, sarà retrocesso in Racing Bulls, mentre il giapponese esordirà nella squadra austriaca.

Se Yuki Tsunoda sarà l’ennesima pedina a cadere sullo scacchiere Red Bull in una totale eclissi per opera dell’olandese, sarà solo il tempo a potercelo dire. Quello che è sicuro è che a Milton Keynes stiano cercando di riportare il titolo Costruttori a casa e per farlo, saranno necessari due ottimi piloti per compensare le difficoltà di prestazione della nuova monoposto.

Foto: Oracle Red Bull Racing.

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