Visibilmente commosso ed emozionato il papà di Kimi Antonelli non ha nascosto le sue emozioni dopo la pole del figlio.
Un venerdì sera da ricordare per l’Italia del motorsport, ma non solo, con la pole sprint di Andrea Kimi Antonelli che, in quel di Miami, ha centrato l’obiettivo principale diventando il più giovane poleman della storia della Formula 1. Un risultato incredibile da parte del diciottenne pilota della Mercedes visto che questa è soltanto la sua sesta gara ufficiale nello sport automobilistico più importante al mondo.

Un qualcosa di storico che, ovviamente, ha inglobato tantissime emozioni a cominciare da quelle di papà Marco che, nelle interviste post qualifica, ha parlato così della straordinaria pole del figlio: “E’ il primo tassello. E’ una pista nuova per lui e non aveva provato la Soft. Non pensavo potesse riuscirci. E’ stato bravo e penso che ci sia poco altro da dire”.
Marco ha, poi, aggiunto: “Lui è un pilota di F1 e se vuole fare bene deve fare tutto rapidamente e farlo al meglio. Non è come qualche anno fa, che se prendevi un secondo potevi partire quarto o quinto. Ora se prendi un secondo parti 20esimo. O sei sul pezzo o la strada è breve. Sta facendo bene, impara a ragionare e spero continui a farlo perché può fare la differenza in futuro”.
L’incidente dello scorso anno a Monza ha lasciato un segno importante nella crescita di Antonelli ma, col tempo, tutto è stato superato. Parola di papà Marco: “Andrea è sempre stato efficace in tutte le categorie che ha fatto ed è sempre stato intelligente a gestire le situazioni di gara e non. Abbiamo superato l’incidente di Monza, una cosa che gli è rimasta dentro e che sicuramente lo ha condizionato nelle prime gare di campionato quest’anno. Una punizione che ha pagato duramente. Un po’ alla volta l’abbiamo mandata via e penso che da ora in avanti si vedrà un Kimi più tranquillo e consapevole del suo potenziale”.
Foto: Mercedes AMG-Petronas F1 Team