Helmut Marko difende Tsunoda: “Paga tre decimi di macchina”

di Walter Izzo

Malgrado l’ennesima gara fuori dai punti, come domenica a Barcellona, Helmut Marko ha difeso Tsunoda, giustificando le sue prestazioni sin qui

Le dichiarazioni di Helmut Marko non sono mai scontate. E le parole di qualche ora fa, ne sono la chiara dimostrazione. Da sempre “burbero” in ciò che dice, il dirigente di Graz è tornato a discutere sul ruolo del secondo pilota in casa Red Bull. Il compagno di squadra di Max Verstappen infatti, è ormai da anni diventato un rebus a Milton Keynes.

Helmut Marko difende Tsunoda dopo la gara di Barcellona. In foto la partenza del GP

In seguito alle prime due gare davvero disastrose di Liam Lawson, relegato il prima possibile in Visa Cash App, Marko ha deciso di concedere un’opportunità a Yuki Tsunoda. Il giapponese, alla sua quinta stagione in F1, non è più considerato chiaramente un esordiente né tantomeno pilota di seconda fascia, specialmente se si osservano i suoi ottimi numeri archiviati a Faenza nel 2024.

Le parole di Marko: “Abbiamo bisogno di uno mentalmente stabile”

Non parlando certamente di parole al miele, le dichiarazioni di Helmut Marko su Yuki Tsunoda concesse all’emittente svizzera Servus TV, e riportate da Motorsport.com, sono destinate a far discutere: “Max per essere competitivo deve guidare ogni giro al suo limite e si vede che anche lui in certe situazioni sta faticando con le McLaren“.

“Possiamo capire cosa succede a Yuki che rivive quanto era successo ai compagni di Max prima di lui. La nostra macchina, quando tutto va per il verso giusto, è veloce quanto la McLaren. Ma succede solo ogni tre o quattro gare”. 

Helmut Marko difende Tsunoda: “Ha pagato 2-3 decimi a Barcellona”

Poi altro aspetto, l’assetto: “Un altro aspetto da non trascurare è che le nostre macchine spesso sono un disastro al venerdì. La situazione di Yuki è migliore di quella di Lawson: durante le prove libere, a volte è staccato di appena un decimo da Max. Si rendono necessarie modifiche di setup piuttosto importanti il sabato: Max si adatta immediatamente, mentre Yuki, avrebbe bisogno di qualche giro per prendere confidenza, ma se si è già in qualifica non c’è il tempo”.

Poi la giustificazione per la gara di Tsunoda a Barcellona: “Noi speriamo che possa migliorare. Va detto che a Barcellona non aveva le stesse specifiche tecniche sulla sua RB21, a causa del suo brutto incidente a Imola. Ci vogliono circa tre settimane per produrre un nuovo fondo per cui ha corso con soluzioni meno aggiornate. Solo di macchina, Yuki era penalizzato di due o tre decimi“. 

Marko ha concluso con un salto nel passato: “Quando avevamo ingaggiato Perez, era in discussione anche Hülkenberg . Ma poi Perez aveva vinto in Bahrain e ci aveva convinto. Ma col tempo, le cose sono andate a rotoli. Abbiamo bisogno di qualcuno che sia mentalmente stabile. Ci vuole un pilota che faccia la sua strada e non cerchi di battere Max. È lì che falliscono tutti: quando cercano di stargli attaccati” .

Foto: Oracle Red Bull Racing

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