Lewis Hamilton riflette già sul ritiro? L’ex-Formula 1 Derek Warwick lancia il campanello d’allarme sul sette volte campione del mondo
Doveva essere la storia perfetta: Lewis Hamilton in rosso, alla caccia dell’ottavo titolo mondiale con il Cavallino Rampante. E invece, dopo appena nove gare, il sogno si sta trasformando in una lenta agonia. Tra difficoltà tecniche, risultati deludenti e adattamento complicato, c’è chi già ipotizza il peggio: un possibile ritiro anticipato del campione britannico.

A rilanciare questa suggestione è Derek Warwick, ex pilota e oggi steward FIA, secondo cui il vero nemico di Hamilton sarebbe… il volante Ferrari.
Intervistato dal portale svedese Plejmo, Warwick ha commentato senza mezzi termini la crisi di rendimento dell’ex pilota Mercedes: “Non so perché Lewis non riesca a ingranare in Ferrari. È un enigma. L’auto non è di suo gradimento e, a differenza di Leclerc, non riesce ad adattarsi.”

Le parole dell’ex pilota mettono in evidenza un tema troppo spesso sottovalutato: il passaggio in una nuova squadra – con procedure, software e linguaggi diversi – richiede più tempo del previsto, anche per un sette volte campione del mondo.
Secondo Warwick, però, c’è un fattore tecnico che potrebbe essere determinante: il volante. “Oggi è l’elemento più importante della monoposto. Offre una miriade di regolazioni e impostazioni. Forse Lewis non ha ancora capito come sfruttarlo davvero.” Una dichiarazione che accende un campanello d’allarme: è possibile che Hamilton, abituato a un ecosistema Mercedes altamente personalizzato, non sia ancora riuscito a padroneggiare la complessità del volante Ferrari?

Eppure, poche ore dopo questa dichiarazione, la stessa Ferrari ha pubblicato un video sui social in cui Hamilton si mostra sereno e innamorato del suo nuovo ambiente: “Amo l’Italia e sono profondamente colpito dalla passione dei tifosi Ferrari. È la migliore al mondo.” Un messaggio distensivo, o forse strategico…
Foto: Scuderia Ferrari HP