A ottobre il primo round in aula: l’ex pilota Ferrari accusa FIA ed Ecclestone di aver insabbiato lo scandalo che gli costò il titolo mondiale
Il famigerato Crashgate 2008 torna a scuotere il mondo della Formula 1, questa volta nelle aule di tribunale. Felipe Massa, ex pilota Ferrari e grande sconfitto di quel campionato, ha avviato un’azione legale da 82 milioni di dollari contro la FIA, la Formula One Management e Bernie Ecclestone. L’accusa è pesantissima: aver insabbiato lo scandalo di Singapore che, secondo il brasiliano, influenzò direttamente l’epilogo del mondiale perso all’ultima curva del GP del Brasile contro Lewis Hamilton.
Tutto ebbe origine al GP di Singapore 2008, quando Nelson Piquet Jr. andò a muro volontariamente, su ordine del box Renault, per favorire il compagno Fernando Alonso. L’episodio, passato alla storia come Crashgate, portò alla radiazione (poi ridotta ed ora annullata) di Flavio Briatore, ma per Massa segnò la svolta negativa di quella stagione. La safety car causata dall’incidente lo penalizzò pesantemente, incidendo sul titolo sfumato a San Paolo per un solo punto.
Secondo il Times, il primo atto legale si terrà a ottobre presso l’Alta Corte di Londra, con Massa rappresentato dall’avvocato Nick de Marco KC. “Chi doveva proteggere questo sport ha tradito i propri doveri. Non permetteremo che traggano vantaggio da un comportamento scorretto. Porteremo avanti questa causa fino in fondo per ottenere giustizia per me, per il Brasile e per lo sport in generale”, ha dichiarato l’ex pilota.
La vicenda si complica anche per le parole rilasciate da Bernie Ecclestone nel 2023: l’ex patron della F1 ammise infatti che lui e Max Mosley, allora presidente FIA, decisero di non indagare a fondo sull’incidente, nonostante le confessioni successive di Nelson Piquet Sr. E con il caso ora in tribunale, il Crashgate si prepara (ancora una volta) a tornare sotto i riflettori, con un processo che rischia per certi versi di riscrivere una delle pagine più controverse della Formula 1 moderna.
Foto: David Hunt, Mark McArdle