Alla vigilia del round finale decisivo per il campionato FRECA, il talento italiano Matteo De Palo si racconta in esclusiva a GPKingdom.
Un astro nascente sta emergendo nel motorsport italiano. Matteo De Palo, romano e romanista, compierà 18 anni fra poche settimane ed è già una delle promesse più brillanti del nostro Paese. Con i motori nel sangue dalla nascita, inizia a correre a 5 anni, si fa notare nei kart e nel 2023 passa alle monoposto, dove vince subito in un circuito storico come Spa-Francorchamps nella Formula 4 spagnola.
Passa poi alla Formula Regional, dove solo quest’anno accumula 4 vittorie con Trident e il prossimo weekend si giocherà il titolo a Monza. Promosso da Trident in Formula 3 per il 2026, ritroverà in squadra il suo attuale rivale Freddie Slater. In questa chiacchierata alla vigilia della resa dei conti di Monza, scopriamo insieme la sua storia, la sua carriera e le sue ambizioni.
Com’è nata la tua passione per le corse?
“Un giorno, quando avevo cinque anni, mi portarono in un kartodromo vicino casa. Da lì è stato amore a prima vista. All’inizio lo vivevo come un gioco, ma piano piano abbiamo cominciato a fare le cose sempre più seriamente. Già a sette anni partecipavo a gare nazionali e internazionali, quindi nel giro di un anno e mezzo mi sono ritrovato a correre a livelli molto alti. È iniziato tutto così: non sono mai stato il classico bambino che preferiva il calcio a tutto il resto”.
Chi è il tuo idolo?
“Non ho un pilota preferito in assoluto, ma cerco di ispirarmi un po’ a tutti. Se dovessi citarne uno, direi Ayrton Senna, soprattutto per il suo carattere. Non sono mai stato fan di una scuderia in particolare: mi piace guardare la Formula 1 con gli occhi di chi la vive davvero“.
“Non sono mai stato fan di una scuderia in particolare: mi piace guardare la Formula 1 con gli occhi di chi la vive davvero” – Matteo De Palo
Qual è stata la sfida più grande passando dai kart alle monoposto?
“Mi sono trovato subito bene con le monoposto, forse anche più che con i kart. La Formula è molto più complessa: ci sono tanti dettagli da considerare durante una giornata di pista, è tutto più professionale. Sul kart, per esempio, basta semplicemente frenare; in macchina, invece, ci sono diversi modi di frenare, diversi picchi di pressione da gestire in base alla curva. È molto più tecnico e complicato e adattarsi non è facile, visto che sui kart è tutto molto più basilare”.
Hai corso anche a Macao: com’è quella gara rispetto alle altre?
“Unica al mondo, non esiste niente di così complicato. Non ho ancora provato Montecarlo, ma tutti i piloti dicono che non c’è paragone. Sia Macao che Monaco sono circuiti cittadini, stretti e con i muri vicinissimi, ma la velocità con cui passi accanto ai muri a Macao è incredibile”.
Parlando del tuo 2025 in Formula Regional, come valuti la stagione fin qui?
“È stato un anno molto positivo e di riscatto dopo una prima stagione in Formula Regional non positiva, ma comunque molto utile. Ho imparato tanto e, senza quel primo anno di esperienza, non sarei così preparato oggi”.
Cosa pensi del fatto che l’anno prossimo correrai in Formula 3 e sarai compagno di squadra con Freddie Slater, il tuo attuale rivale per il titolo?
“È una sfida entusiasmante. Confrontarmi con lui sarà uno stimolo enorme per dare il massimo. La voglia di fare bene è tanta, anche perché il team Trident in Formula 3 è una garanzia. L’obiettivo è fare molto bene”.
Leggi anche: UFFICIALE – Matteo De Palo in Formula 3 con Trident nel 2026! I dettagli
Qual è stato il momento più bello della tua carriera fino ad oggi?
“Ce ne sono tanti, ma il più emozionante è stato quest’anno a Misano, nella prima gara della stagione di Formula Regional. Dopo un anno difficile, vincere subito con Trident in Italia è stata una grande liberazione. Sono stato sempre in testa, senza che nessuno riuscisse ad avvicinarsi: è stato davvero speciale”.
Qual è il pilota più forte contro cui hai corso?
“Nei kart posso citarti Kimi Antonelli. In Formula, invece, ce ne sono due. Slater, con cui mi sto giocando il campionato quest’anno: un pilota fortissimo, con ottimi risultati in Formula 4 e nei kart. E Théophile Naël, mio ex compagno di squadra durante la mia prima stagione in FRECA: è molto sottovalutato, ma secondo me uno dei più forti con cui abbia mai corso. Anche lui sarà in Formula 3 l’anno prossimo e sono sicuro che sarà uno da battere”.
Come ti prepari per un weekend di gara?
“Mi alleno regolarmente con i miei preparatori quando sono a casa, anche se spesso sono in viaggio. L’allenamento mentale è un altro aspetto importante: ho lavorato tanto con i miei mental coach, soprattutto nei primi anni in Formula 4, dove sono riuscito a migliorare alcune lacune grazie a loro. Prima di ogni weekend, poi, faccio molta preparazione al simulatore con il team e continuo la preparazione atletica”.
Come vedi la tua vita da pilota, sempre in giro per i circuiti, rispetto a quella di un ragazzo di 17 anni con una vita più “normale” e sedentaria?
“Come in tutto, ci sono lati positivi e negativi. È la vita che ho scelto fin da piccolo e ci sto mettendo tutta la mia dedizione. Non è facile stare tanto tempo lontano da casa e dalle persone più strette, ma fa parte del percorso. Alla fine sto facendo ciò che ho sempre amato fare e sono molto grato per questo. Se dovessi scegliere mille volte di rifare tutto, lo rifarei sempre”.
“Non è facile stare tanto tempo lontano dalle persone più strette, ma fa parte del percorso. Se dovessi scegliere mille volte di rifare tutto, lo rifarei sempre” – Matteo De Palo
Chi è Matteo De Palo quando non è in pista?
“Fuori dalla pista cerco di passare tempo con le persone più importanti per me. L’allenamento non si ferma mai, ma quando posso mi piace staccare un po’. Non posso praticare troppi sport per motivi contrattuali, ma cerco comunque di divertirmi: gioco a padel, vado al cinema, seguo il calcio e la Roma e vado spesso allo stadio. Mi aiuta a staccare la testa”.
Foto: Gentile concessione di Matteo De Palo