Lorenzo: “Rossi faceva il simpatico, io non sono così”

di Stefano Zambroni

La leggenda della MotoGP Jorge Lorenzo parla di Valentino: “A differenza mia, lui di fronte alle telecamere appare gentile”

Non si sono mai stati simpatici, nè in pista, nè fuori. Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, due tra i più grandi motociclisti di sempre. Non sono mai andati d’amore e d’accordo, e probabilmente non ci andranno mai. Dalla sfida a colpi di sorpassi in Catalunya nel 2009 al caos del mondiale 2015, tra lo spagnolo e il pilota di Tavullia ci sono stati tanti, tantissimi scontri che hanno scritto la storia del motociclismo.

Intervistato a “La Roca”, un programma televisivo, Jorge ha dichiarato: “La cosa che mi manca di più delle competizioni sportive è vincere. Sono un competitivo, lo sono dalla nascita, anche a scuola da piccolino inventavo giochi di ogni tipo pur di sfidare i miei compagni di classe: sono fatto così.
Nonostante però mi manchi la vittoria, ho imparato a perdere. Ho imparato a 7 anni in realtà, quando vinsi 6 gare su 7: persi l’ultima, dove arrivai terzo. Non volevo salire sul podio”.

Continuando nell’intervista lo spagnolo ha trovato l’occasione di lanciare qualche frecciatina: “Ci sono diversi tipi di piloti nel paddock: quelli che vanno d’accordo con tutti e sono simpatici e chi invece non è ben visto. Io ero uno di quelli: lavoravo tanto nel box.
Sono però sempre stato autentico: ho sempre detto e fatto quel che pensavo. Io non riuscivo a fare il simpatico davanti alla telecamera come Valentino, non ero in grado”.

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