Aston Martin continua ad aver problemi di affidabilità: dopo i tanti problemi al motore, a Monza è stata addirittura una sospensione a cedere. E le parole di Alonso…
“È frustrante: avrei potuto avere forse 20 o 30 punti in più di quelli che ho, ma è così che stanno le cose. Purtroppo mi sto abituando“. Queste frasi riassumono il weekend di Monza di Fernando Alonso, e non solo.
In una stagione ampiamente al di sotto delle aspettative, costellata anche da figuracce (specialmente in qualifica) e ultime file, i problemi di Aston Martin sembrano ancora ben lontani dal vedere una soluzione.
Malgrado un pacchetto sviluppi di buon livello che ha certamente elevato il potenziale della AMR25, i problemi di affidabilità sulla vettura britannica non sembrano conoscere la parola fine, e a Monza è ritoccato a Fernando Alonso testare l’ennesimo difetto di questo 2025.
Quei 30 punti mancanti e il sogno Mondiale 2026
Melbourne, Shanghai, Monaco e ora Monza: sono ben quattro i ritiri sin qui di Fernando Alonso, in un 2025 davvero da dimenticare. La sfortuna della rottura al motore a Montecarlo (quando era a punti) e ai freni in Cina, oltre ad una sospensione inspiegabilmente saltata in Italia (anche qui era in zona punti), sono solo però la punta dell’iceberg di tutti i problemi di Aston.
Problemi soprattutto strutturali oltre che di affidabilità: l’addio di Mike Krack che ha lasciato il trono ad Andy Cowell, l’ingaggio di Adrian Newey (cui veri effetti si vedranno nel 2026), sembravano aver dato un’ossatura forte alla squadra di Lawrence Stroll, ma finora i risultati continuano ad essere abbondantemente al di sotto delle aspettative.
Già il 2024 aveva visto un evidente peggioramento rispetto al 2023 (-186 punti); le proiezioni per questo 2025 sono tuttavia anche peggiori, dati i soli 62 punti racimolati sin qui (nel 2024, Aston Martin conquistò 94 punti).
A contribuire al bottino misero, chiaramente impattano i “30 punti mancanti” invocati al termine del GP da Alonso, ma anche con quei punti in più, l’annata di Aston continua ad essere pesantemente deludente. E’ dunque Cowell veramente la persona su cui puntare? Se su Newey infatti dubbi non ce ne sono (anche perché non il disegno della AMR25 non è suo), è probabilmente il team principal e il suo gruppo ingegneri a dover cominciare a cambiare passo.
Inoltre, non va dimenticata l’intricata situazione legata ad Enrico Cardile, ex DT di Ferrari, la cui operatività quest’anno è stata intralciata dalla causa in tribunale di Ferrari. Da una macchina cui ci si aspetta il titolo nel 2026, anno in cui si riparte da zero, non è dunque possibile immaginare tutti questi problemi. Di affidabilità e non.
Foto: Aston Martin Aramco F1 Team, Scuderia Ferrari HP