Madrid non vuole la F1: città nel caos, ancora proteste dopo la Vuelta

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Scritto da Stefano Zambroni

15 Settembre 2025

Non c’è pace per i cittadini della capitale spagnola: proteste, lavori per cinque mesi all’anno e… anche un rischio di evacuazioni forzate

A Madrid lo sport ed i cittadini sono letteralmente nel caos. Dopo aver annullato la tappa finale della Vuelta nella giornata di ieri, a causa di proteste pro-Pal, ora a finire nel mirino è il Gran Premio di Madrid, il quale finora ha portato pochi sorrisi e molti malumori.

Madrid non vuole la F1: città nel caos, ancora proteste dopo la Vuelta
Madrid non vuole la F1: città nel caos, ancora proteste dopo la Vuelta

Burocrazia difficile, ritardi nei lavori, un design criticatissimo dai tifosi e cittadini letteralmente in rivolta: e proprio ieri, nel cuore della capitale spagnola, un evento di promozione è stato invaso e dunque rovinato da centinaia di manifestanti che hanno urlato a gran voce “le nostre città non sono un circuito”.

Nel mirino ci sono tutti i disagi che il GP comporterà: rumore oltre i limiti della legge, abbattimento di oltre 700 alberi e occupazione di aree verdi, tra le quali un antico sentiero per il bestiame.

VIDEO – MADRID, CITTADINI INSORGONO CONTRO IL GP!

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Infine, annunciano i cittadini, sarà letteralmente “un calvario per chi abita in quel quartiere”: ogni anno servono infatti cinque mesi di lavori per finalizzare il GP, e dunque per un decennio la zona avrà grossi problemi di mobilità e traffico, senza escludere che alcuni cittadini potrebbero essere costretti ad evacuazioni forzate nei giorni di gara.

Foto: Madring

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Stefano Zambroni

Nato a Lecco nel 2003, ho fondato GPKingdom nel 2021. Da allora racconto il mondo delle corse e, insieme al team di GPK, costruisco spazi dove i fan possono viverlo da protagonisti.

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