Si aggiungono nuove crepe all’organigramma FIA, il vicepresidente Reid si dimette

di Letizia Ganci

All’alba del Gran Premio del Bahrein, l’organigramma FIA viene stravolto da un nuovo ed importante addio, quello di Robert Reid.

Le crepe all’interno dell’organigramma della Federazione Internazionale dell’Automobile sembrano farsi sempre più profonde, continuando a perdere importanti figure all’interno dell’organizzazione. Risale, infatti, alle ultime ore la notizia della dimissione del Vicepresidente per lo sport, Robert Reid, il quale avrebbe anche mosso importanti accuse nei confronti di Ben Sulayem.

L’ex pilota di rally che, entrato a far parte della famiglia FIA nel 2021, ha confermato lo sgretolamento interno, illustrando alla base della sua decisione l’impossibilità di incastrare i propri ideali con la visione della Federazione, reclamando la necessità all’interno degli sport motoristici di avere una guida integra e responsabile.

Si aggiungono nuove crepe all'organigramma della FIA, il vicepresidente Reid si dimette.
Si aggiungono nuove crepe all’organigramma della FIA, il vicepresidente Reid si dimette.

Quando ho assunto questo incarico l’ho fatto per essere al servizio dei membri FIA, non del potere. Nel corso del tempo ho notato un continuo logoramento di quei principi che avevamo promesso di rispettare” ha esordito Reid sul comunicato diffuso tramite i suoi canali social, per poi spiegare i motivi della sua decisione.

Sono state prese decisioni in segreto, bypassando le strutture e le persone che la FIA dovrebbe rispettare. Ho assunto questo incarico per aiutare ad aumentare la trasparenza, ad avere una governance più solida e una leadership più collaborativa. Non posso più far parte di un sistema che non rispecchia i miei ideali anche se fare un passo indietro non è stato facile. Rimanere al mio posto avrebbe però compromesso ciò in cui credo e mi riferisco ai principi, non alla politica. Il motorsport merita una leadership basata su integrità, responsabilità e rispetto delle procedure. Questo è lo standard minimo che tutti ci aspettiamo e chiediamo” ha poi concluso l’ex vicepresidente.

Alla vigilia dell’appuntamento sul circuito di Sakhir, questa notizia non fa bene tanto all’immagine della Federazione che a quella del suo Presidente, ormai al centro delle critiche da parecchio tempo e alle quali si aggiunge l’ennesimo addio dopo quello recente di Niels Wittich, giustificato “per perseguire nuove opportunità“.

Foto: FIA, Formula 1.

Potrebbe anche piacerti

Contatti

Scarica l'app

©2024 – Designed and Developed by GPKingdom

Feature Posts