F1

Finalmente, Nico: il primo podio di Hulkenberg in Formula 1 a Silverstone

di Letizia Ganci

Silverstone festeggia il primo podio di Hulkenberg dopo 239 partenze in Formula 1: il tedesco è arrivato terzo alla bandiera a scacchi alle spalle di Lando Norris – vincitore del GP – e ad Oscar Piastri.

Alla bandiera a scacchi del Gran Premio di Gran Bretagna, Silverstone diventa una festa a cielo aperto ed un nome inizia a riempire l’aria: è quello di Nico Hulkenberg, di anni 37 e 239 partenze in Formula 1 all’attivo. Nonostante la vittoria conquistata dal pilota britannico Lando Norris – al termine della corsa, l’attenzione è stata tutta rivolta verso il pilota tedesco che sul tracciato inglese festeggia per la prima volta un podio nella categoria regina del motorsport.

Un risultato che alla vigilia del Gran Premio nella patria della Formula 1 sarebbe stato inimmaginabile con i pronostici che davano per scontato un finale che poteva essere tranquillamente già scritto: Max Verstappen, Oscar Piastri e Lando Norris, i protagonisti (non necessariamente in quest’ordine); tuttavia, a creare scompiglio sul tracciato di Silverstone e a cambiare le carte in tavola, è stata la pioggia e una strabiliante strategia da parte della squadra svizzera messa in atto durante una gara dove a regnare sono stati il caos e gli errori.

Finalmente, Nico: il primo podio di Hulkenberg in Formula 1.
Finalmente, Nico: il primo podio di Hulkenberg in Formula 1.

La lezione del primo podio di Hulkenberg: “Oggi doveva essere il mio giorno”

Nella carriera di un pilota di Formula 1, dove tutto corre veloce, ci sono alcuni momenti durante i quali iniziano ad entrare in gioco fattori importanti, tanto da mettere quasi in dubbio il proprio futuro nel motorsport, come un podio che sembra non arrivare mai oppure l’età che, ad un certo momento, richiederà di mettere in archivio la carriera al volante delle monoposto più veloci al mondo; questo, però, non è quello che è successo al numero 27 di Sauber durante l’appuntamento a Silverstone.

Un sorriso riempie il volto del tedesco, il quale scende dalla sua monoposto per raggiungere immediatamente la sua squadra e festeggiare insieme un risultato che non porta solo il proprio nome, ma si tratta di qualcosa che ha il sapore di rivincita e di rinascita per un team che, solo dodici GP fa, chiudeva la stagione in ultima posizione della classifica Piloti con soli 4 punti e che può leggersi forse come prologo per il team che si prepara ad accogliere Audi sulle piste di Formula 1.

Solo la scorsa settimana, Sauber stava festeggiando i primi punti in carriera di Gabriel Bortoleto, nuova recluta della categoria massima di questa stagione, meta raggiunta dopo aver conquistato il titolo in Formula 2 l’anno passato; questa prima domenica di luglio, invece, a festeggiare è stato il suo compagno di squadra, che in Formula 1 può considerarsi un veterano.

Ce l’abbiamo dentro, da qualche parte ce l’ho anch’io. È abbastanza surreale, ad essere onesti” ha dichiarato Hulkenberg durante le interviste post-gara confermando un desiderio appartenente a tutti i piloti di Formula 1: un piccolo sogno che, forse, il pilota tedesco aveva messo in archivio e che tra le curve di Silverstone è tornato a galla, mentre cercava di difendersi dal sette volte campione del mondo e la sua SF-25, rendendosi l’autore di un’importante lezione: ci sono obiettivi che richiedono più tempo rispetto ad altri per essere raggiunti, risultati che devono essere cucinati a fuoco lento sotto la pioggia attendendo il proprio momento non perdendo di vista la meta finale.

Non sono nemmeno sicuro di come sia successo, ma chiaramente le condizioni erano folli, condizioni miste. È stata una lotta per la sopravvivenza per buona parte della gara. Penso che siamo stati davvero perfetti. Le scelte giuste, le gomme giuste al momento giusto, nessun errore. Davvero incredibile” ha proseguito il numero 27 raccontando le dinamiche e le scelte strategiche prese dalla squadra che hanno portato all’incredibile risultato.

È stata una gara intensa. Ma, come ho detto, non abbiamo ceduto, nessun errore. Ovviamente, sono davvero, davvero felice di questo. Pensavo che avrebbe dato tutto qui (Lewis Hamilton, ndr), davanti al suo pubblico di casa e io ero tipo: mi dispiace ragazzi, ma oggi è anche il mio giorno. Devo metterci la faccia. Sono super felice. E grazie mille per l’energia e il supporto straordinari che ricevo ogni anno qui” ha terminato Nico Hülkenberg, terzo alla bandiera a scacchi alle spalle di Lando Norris e Oscar Piastri.

Foto: Stake F1 Team KICK Sauber.

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