Finisce al termine di questo 2024 la carriera di Aleix Espargarò: un viaggio durato 20 anni, ma vissuto tutto d’un fiato con enorme passione e soddisfazioni
Si spegne un rombo, si chiude un’era: Aleix Espargaró ha annunciato il ritiro al termine del 2024. Una decisione non certo semplice, comunicata con la voce rotta dall’emozione durante il Gran Premio di Catalunya a Barcellona, la quale segna la fine di un viaggio durato ben vent’anni nel Motomondiale. Un viaggio costellato di successi, cadute, delusioni e risalite, vissuto sempre con la tenacia e la passione che lo hanno contraddistinto fin dagli esordi.

La carriera di Aleix Espargarò: i primi anni
Nato a Granollers, in Spagna, il 30 luglio 1989, Aleix Espargaró si innamora delle due ruote sin da bambino. Inizia a correre nelle minimoto a soli 4 anni, mostrando un talento innato che lo porta a scalare rapidamente le categorie inferiori. Nel 2004 conquista il titolo del Campionato Europeo 125, aprendo le porte al debutto nel Motomondiale l’anno successivo.
Tra 125 e Moto2: la gavetta e i primi successi
Nella classe 125, Espargaró si fa notare per la sua aggressività e il suo stile di guida spettacolare. Ottiene il primo podio nel 2006 in Cina, e nel 2009 conquista due vittorie, a Valencia e Jerez, chiudendo la stagione al quinto posto.
Il passaggio in Moto2 nel 2010 segna un nuovo capitolo per il pilota spagnolo. Dopo un anno di adattamento, Espargaró si afferma come protagonista assoluto della categoria. Nel 2011 conquista il suo primo titolo mondiale, battendo il compagno di squadra Scott Redding all’ultima gara.

Il debutto in MotoGP e la lunga gavetta
Il 2012 segna l’approdo di Espargaró nella classe regina del Motomondiale. Nonostante per Aleix sia un sogno, quello di aver raggiunto finalmente la tanto desiderata MotoGP, le prime stagioni sono difficili e non certo positive come ci si poteva immaginare, con la moto CRT che non gli permette di lottare per i vertici. Tuttavia, il pilota spagnolo non demorde e continua a lavorare sodo, cogliendo sporadici piazzamenti a punti.
La svolta con Suzuki e Aprilia: podio e vittoria
La svolta arriva nel 2015 con il passaggio al team Suzuki. Espargaró si trova finalmente su una moto competitiva e conquista il suo primo podio in MotoGP al Gran Premio d’Aragon del 2014. Nelle stagioni successive, il pilota spagnolo si conferma come un punto di riferimento della classe regina, ottenendo altri piazzamenti a podio e lottando spesso per la top ten.
Nel 2017, Espargaró intraprende una nuova sfida con Aprilia, diventando l’uomo di punta del progetto MotoGP della casa italiana. Un progetto ambizioso che richiede pazienza e sacrificio, ma che alla fine viene ripagato. Nel 2021, Espargaró conquista il primo podio storico per Aprilia in MotoGP, con un emozionante terzo posto al Gran Premio di Gran Bretagna.

Il 2022: la consacrazione e il sogno sfiorato
Il 2022 è l’anno della consacrazione per Aleix Espargaró. Il pilota spagnolo ottiene la sua prima vittoria in MotoGP, trionfando in maniera sensazionale al Gran Premio d’Argentina. Conquista altri quattro podi e chiude la stagione al terzo posto in classifica generale, sfiorando il titolo mondiale all’ultima gara. Nel 2023, invece, arriva la vittoria in Spagna, “a casa sua”, risultato che lo gratifica di tutti gli impegni e gli sforzi di anni e anni di corse.

Il 2024 e l’addio alle corse
La stagione 2024 inizia con l’obiettivo di confermarsi al top e lottare nuovamente per il titolo. Una stagione, per altro, iniziata in modo atipico: dopo 9 anni (2014-2023), Aleix non avrà in griglia il supporto del fratello, Pol Espargarò: una mancanza decisamente importante quella del fratello maggiore, sempre pronto a tendere la mano al più grande della famiglia e viceversa.
Tuttavia, dopo un avvio difficile, Espargaró ha comunicato ieri la decisione di ritirarsi al termine della stagione. Una scelta certamente sofferta, ma ponderata, motivata dalla volontà di dedicare più tempo alla famiglia e di intraprendere nuove sfide.
Foto: Aprilia, MGP