Tsunoda Red Bull 2025, è davvero così impossibile?

di Walter Izzo

Dopo l’ennesima prova opaca di Perez a Melbourne, il sedile 2025 del team austriaco bolle sempre di più. Tsunoda Red Bull è quindi più di un’idea

Il GP d’Australia sembra non aver ancora chiuso definitivamente i battenti. Neppure quando sembra passata un’eternità dal gran trionfo Ferrari e dall’incredibile 0 di Max Verstappen. Ed è proprio ripartendo dal ritiro dell’olandese, che è possibile notare non solo la prima fragilità di affidabilità (a due anni dall’ultima volta), ma anche le prime difficoltà in termini di velocità del team austriaco. Red Bull ha infatti tagliato il traguardo solamente in quinta posizione con Sergio Perez, partito dalla sesta a causa della penalità ricevuta in qualifica per impeding. Il messicano, che tuttavia non ha cominciato male la stagione collezionando 46 punti, si è però ancora una volta dimostrato enormemente al di sotto le aspettative, specialmente poi per la monoposto che guida.

Tsunoda Red Bull potrebbe essere uno scenario molto probabile: l’ottavo posto a Melbourne ne è la conferma

La gara sottotono (non la prima da quando siede su Red Bull) ha aperto così nuovamente il dibattito su chi sarà il suo possibile erede nella prossima stagione. Tra i nomi caldi, il clamoroso “escluso” Sainz, la vecchia conoscenza Ricciardo e Yuki Tsunoda. Proprio il nipponico, probabilmente il più inatteso, ha dimostrato una grande crescita e forza mentale nelle ultime due gare, aprendo così ad un incredibile spiraglio futuro. Tsunoda Red Bull è follia o potrà davvero essere più di un’ipotesi? Al momento nulla di concreto né dal solito Helmut Marko, né tantomeno dallo stesso Yuki è stato ancora detto o smentito.

Perché Tsunoda Red Bull sarebbe un vantaggio

Yuki Tsunoda lo conosciamo ormai da tempo. Entrato in F1 nel 2021, ha avuto nel corso della sua carriera quadriennale in Alpha Tauri (ora Visa CashApp Racing Bulls…) numerosissimi alti e bassi. Il tutto accompagnato da tanti compagni di squadra che lo hanno affiancato nella sua avventura nel circus sin qui: Gasly (ritenuto il più forte compagno da Yuki), De Vries, Lawson (seppur per pochi appuntamenti) e Daniel Ricciardo, attualmente suo compagno. Proprio Ricciardo, ora messo in discussione per il suo rendimento fin qui poco esaltante, sarebbe prossimo ad un faccia a faccia con Marko, pronto a giocarsi la carta Lawson.

Ma a mettere in discussione il rendimento di Ricciardo, è stato proprio Yuki. Dopo l’ennesima “bambinata” commessa al termine del GP del Bahrain, in cui ha quasi centrato in pieno il compagno dopo il traguardo, Tsunoda è stato duramente convocato dai vertici Racing Bulls per chiarire la situazione. Una sorta di vero e proprio ultimatum. Eppure i metodi rigidi sembrano funzionare, in quanto da Jeddah, il giapponese sembra aver cambiato totalmente pelle, battendo nettamente in qualifica e gara il compagno di squadra. Tsunoda Red Bull è una pista che quindi si candida ad essere molto calda nei prossimi giorni e settimane.

Tsunoda Red Bull è un capitolo aperto anche in virtù della rivalità con Daniel Ricciardo

In virtù dell’ottavo posto racimolato a Melbourne, Helmut Marko, oltre a giudicare la prova della sua Red Bull, ha commentato così: “Yuki ha corso perfettamente fin dal primo giro di venerdì e ha fatto segnare tempi molto costanti e buoni nella gara di oggi. Poi è stato molto aggressivo quando Hulkenberg ha attaccato, rispondendo immediatamente. Penso che Yuki si sia confermato come un pilota assolutamente maturo”. L’imprevedibilità delle parole di Marko, scaturiscono anche da queste sue dichiarazioni (poco eleganti e senza troppi fronzoli), risalenti al post GP di Gran Bretagna 2022: “Abbiamo ingaggiato un psicologo per lavorare con lui perché continua a sbraitare in curva e questo ha inficiato sulle sue prestazioni. Al momento è un bambino problematico”.

Che sia proprio quel bambino di ormai 24 anni (da compiere l’11 maggio) a risolvere la situazione? Tsunoda ha dimostrato a tutti il suo reale valore, a suon di punti e risultati concreti portati a casa con una monoposto da centro gruppo. Per di più battendo più volte dall’anno scorso Ricciardo, e scacciando provvisoriamente il fantasma di Lawson. Se continua così chissà se quel binomio Tsunoda Red Bull sia davvero così impensabile. Il tutto dipeso da Helmut, con la speranza che non saranno “bruciati” altri piloti come in passato.

Foto: Visa Cash App RB F1

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